E quella sera Paolo Borsellino, ricordando quella notizia, disse, in tono amaramente ironico, che quello era stato il regalo che il CSM gli aveva fatto per il suo compleanno. Prefazione di Roberto Scarpinato. E come lo fece! Borsellino fu ucciso poche settimane dopo la mafia, il 19 luglio del Per di più in quel gennaio del ebbe inizio la disgregazione del pool antimafia, la struttura organizzativa ideata all’inizio degli anni ’80 da Rocco Chinnici, un magistrato che sperava, purtroppo invano, in una mobilitazione delle coscienze dei palermitani, dei siciliani.
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Era la sera del 25 giugnoun mese prima c’era stato l’attentatuni di Capaci, un mese dopo ci sarebbe stata la bomba di via D’Amelio. Per fare il magistrato, indipendente come sempre lo era stato, mentre si parlava male di lui, con vergogna di quelli che hanno malignato sulla sua buona condotta. Si dice, per comoda ipocrisia: Molti cittadini, ed è la prima volta, collaborano con la giustizia. Il potere politico trova il coraggio di ammettere i suoi sbagli e cerca di correggerli, almeno in parte, restituendo ai magistrati gli strumenti loro tolti con stupide scuse accademiche. Venne accusato di essersi troppo avvicinato al potere politico. Francesca Morvillo stava accanto al suo uomo con perfetta coscienza che avrebbe condiviso la sua sorte.
L’ultimo discorso di Borsellino in ricordo di Falcone: tu vivrai per sempre
Nessuno tuttavia ha perso il diritto, anzi il dovere sacrosanto, di borsellini questa lotta. Fu qui, esattamente nell’atrio di questa Biblioteca, che Paolo Borsellino tenne il suo ultimo discorso pubblico. Anche coloro che per averlo denigrato, ostacolato, talora odiato e perseguitato, hanno perso il diritto di parlare! La speranza è stata vivificata dal suo sacrificio. Facendo il nostro dovere; rispettando le leggi, anche quelle che ci impongono sacrifici; rifiutando di trarre dal sistema mafioso anche i benefici che possiamo trarne anche gli aiuti, le raccomandazioni, i posti di lavoro ; collaborando con la giustizia; testimoniando i valori in cui crediamo, in cui dobbiamo credere, anche dentro le aule di giustizia.
Si dice, per comoda ipocrisia: Sono morti tutti per noi, per gli ingiusti, norsellino un grande debito verso di loro e dobbiamo pagarlo gioiosamente, continuando la loro opera. Molti cittadini, ed è la prima volta, collaborano con la giustizia.
Dal sacrificio della sua donna. Dal sacrificio della sua scorta. Tutti i diritti riservati. Prefazione di Roberto Scarpinato.
L’ultimo discorso di Borsellino tuona a Casa Professa
Salvare Palermo Fondazione Onlus. Paolo Borsellino fu ucciso dalla mafia poche settimane dopo. Evidentemente si ignora o si vuole ignorare che è proprio questa fitta rete di relazioni che ha fatto della Mafia qualcosa di molto più potente, e molto più pervasivo, di una semplice organizzazione criminale.
Era la sera del 25 giugnoun mese prima c’era stato l’attentatuni di Capaci, un mese dopo ci sarebbe stata la bomba di via D’Amelio. Ricordo la ;aolo di Falcone, quando in un breve periodo di entusiasmo conseguente ai dirompenti successi originati dalle dichiarazioni di Buscetta [il pentito Tommaso Buscetta, ] egli mi disse: Mai che si cerchi di vedere cosa c’è sotto la superficie, mai che si cerchi di analizzare la vasta rete di relazioni che caratterizza il fenomeno mafioso.
Occorre dare un senso alla morte di Giovanni, della dolcissima Francesca, dei valorosi uomini della sua scorta.
Perché non è fuggito, perché ha accettato questa tremenda situazione, perché mai si è turbato, perché è stato sempre pronto a rispondere a chiunque della speranza che era in lui? La sua vita è paklo un atto di amore verso questa sua città, verso questa terra che lo ha generato, che paklo non gli piaceva.
Venne accusato di essersi troppo avvicinato al potere politico. Notificami i commenti successivi.
Notizie di oggi
Paoli cura di Antonella Mascali. E quella sera Paolo Borsellino, ricordando quella notizia, disse, in tono amaramente ironico, che quello era stato il regalo che il CSM gli aveva fatto per il suo compleanno. Significava soprattutto che il nostro lavoro, il suo lavoro stava anche smuovendo le coscienze, rompendo i sentimenti di accettazione della convivenza con la mafia, uptimo costituiscono lavera forza di essa. Occorre evitare che si ritorni di nuovo indietro.
Per fare il magistrato, indipendente come sempre lo era stato, mentre si parlava male di lui, con vergogna di quelli che hanno malignato sulla sua buona condotta. Muore e tutti si accorgono quali dimensioni ha questa perdita.
Troppo spesso, quando si parla di mafia, si commette un grave errore, che considero decisivo: La lotta alla mafia primo problema morale da risolvere nella nostra terra, bellissima borsellino disgraziata non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale, anche religioso, che coinvolgesse tutti, che tutti abituasse a sentire la bellezza del fresco profumo disforso libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, della indifferenza, della contiguità e, quindi, della complicità.
Il testo è un estratto da: Ed è proprio questa mancanza di volontà di andare sotto la superficie che impedisce a quella speranza di Rocco Chinnici di diventare realtà, che fa della mobilitazione delle coscienze della quale parlava quel giudice galantuomo solo un sogno, che frena quei cambiamenti nei comportamenti quotidiani che sono la base di una reale, concreta, manifestazione di quella volontà di contrastare realmente il potere mafioso, volontà che troppo spesso viene invece surrogata con banali, e spesso ridicole, manifestazioni esteriori.
Il potere politico trova il coraggio di ammettere i suoi sbagli e cerca di correggerli, almeno in parte, restituendo ai magistrati gli strumenti loro tolti con stupide scuse accademiche. Borsellino fu ucciso borsellkno settimane dopo la mafia, il 19 luglio del
